venerdì 26 novembre 2010

l'estinzione

I dinosauri moriranno. L'estinzione è un processo che travolge ciclicamente e generazionalmente chi non impara a trovare nuove maniere per stare a a galla. e per stare a galla è sempre meno utile restare al passo con i tempi. Scopriere il presente oggi equivale a boccheggiare, e boccheggiare equivale a dire che hai le ore contate.
Per vivere e non sopravvivere bisogna guardare avanti.
Prendete i giornalisti e l'informazione ad esempio. Trovo sconcertante che in giro ci siano ancora giornali stampati. La carta stampata è vecchia nel momento in cui viene stampata.

La stampa non è più al passo con i tempi da almeno 20 anni. e in questi 20 anni le regole dell' informazione si sono sgretolate, in favore di nuovi media.

Ora i media classici sono un contenitore troppo piccolo per la verità,per l'informazione.

La figura del giornalista è troppo a rischio per elevarsi a baluardo della verità. da qualsiasi parte la si guardi son morti i mostri sacri del giornalismo italiano, e senza fare nomi sono pochi e sempre meno quelli che hanno il coraggio di dire la verità. E la verità è sempre stato un concetto troppo relativo per essere raccontata.

Ma i tempi sono destinati a cambiare. E se anche da molti filosofi e letterati la verità è sempre stata definita come relativa, Pensare che essa non sia assoluta nell'era di internet risulta semplicemente un anacronismo.

Anacronistico perchè se il media è a disposizione di tutti l'informazione è più precisa, più aggiornata, più credibile.
Assieme alle parole quello che viene detto può essere confermato e testimoniato da video, da tracce audio che confermano e documentano la realtà. E quando i media sono a disposizione di tutti, e non a disposizione di pochi c'è la possiiblità di replicare, smentire, capire, costruire un futuro migliore.

martedì 18 maggio 2010

30 (a punk rock story)

Qualche anno fa discutevo con un amico molto convinto politicamente delle sue idee riguardo al potere che il messaggio di una canzone poteva avere sulle masse. Lui mi diceva che le canzoni rispetto alle idee e alle apologie politiche non sono nulla…che l'ideale politico in se stesso aveva una forza troppo grande da aver condizionato la sua vita e il suo modo di provare sentimenti da non essere possibile che una canzone, una band o un genere musicale potessero accendere gli animi di più del vivere una vita in base ad un pensiero basato su di una corrente politica.

Perché vi racconto questo?
Ovviamente perché non sono del' idea del mio amico. Ma ancora di più perché nella data di oggi, la mia band preferita, i Bad Religion, festeggiano il loro trentesimo anniversario. E lo fanno in grande stile, e con un'attitudine che dopo trent'anni (traguardo raggiunto da pochi loro coetanei nella scena) li fanno apparire con lo smalto di un tempo.
Ecco perché sono qui. Per rendere loro omaggio. Per ringraziarli, per dire quel mio amico che si sbagliava. e soprattutto per raccontarvi una storia che solo chi mi è vicino mi ha sentito raccontare, e forse adesso, mentre legge queste righe pensa: "Oddio no! Ancora con la storia dei Bad Religion! qualcuno imbottisca il ciccione di tavor! Abbandonate la naveeeeee!"

Però io ci tengo a quella storia. Perché è quello che sono, e ne vado fiero. e in questa storia al mio fianco ci sono loro.
Certo,nella rete troverete un sacco di fan con la loro storia su quanto i Bad Religion abbiano contribuito nelle loro vite. Ma questa è la mia.
E la racconto oggi perché loro per me sono stati veramente un esempio da seguire in questi ultimi 16 anni.
È da quando questo blog esiste avrei voluto parlare dei Bad religion. Ed adesso che c'è un motivo valido per farlo eccomi qua.
Questo è un blog che parla di politica, scritto da uno che fino all'altro ieri teneva la testa sotto alla sabbia. Quello ieri erano più o meno 16 anni, in una del estati più assolate che io ricordi. e mai come oggi trovo in loro un senso più grande in quello che sono diventato grazie a quella estate.

Fu quella volta, mentre me ne stavo a correre con lo skateboard mai avrei pensato di arrivare a parlare oggi di quel gruppo di cui casualmente qualcuno (Gross?)
mise un loro disco.

Era l'anno dei Nofx, L'anno in cui conobbi gli youth of today, i Gorila biscuits, gli Agnostic front, L'estate al cui inizio ascoltavo ancora gli ACDC, i Def Lepard e i Megadeth.
Ricordo che quella canzone, "Tomorrow" mi fece chiedere in giro chi fosse quel gruppo, di dove fossero, e ricordo che mi lanciai disperatamente alla ricerca di qualche loro disco.


Solo qualche mese più tardi arrivai a trovare la copia della copia della copia di una cassetta dal'amico di un amico.Internet non c'era, e c'era gente sulle fanzines locali che vendeva le copie o si organizzava in etichette d'importazione parallela.

Quell' inverno consumai la cassetta, e in me riecheggia ancora Delirium of disorder, 21st century, ma la cosa più importante di quell'anno fu che vendetti il mio skate, il mio sega master system e non so cos'altro per comperarmi un basso elettrico.

Fondai i Freakazoids! con un mio amico e quello fu il primo di una lunga serie di gruppi. Quell' inverno cominciai a collezionare dischi di vinile. I primi che comperai furono Everything went black dei Black Flag e Generator dei Bad Religion.
da li a sei mesi avevo quasi tutta la loro discografia in vinile.

Lessi e mi tradussi i testi, capii chi era Greg Graffin e chi ci fosse dietro a quei poemi che scriveva. Capii fino in fondo fino a che punto loro credevano in quello che facevano, sviscerai ogni citazione letteraria dalle loro righe e cercai in vano di imitarne il senso etico,ed acne se loro sarebbero sempre stati i soli ed irraggiungibili posso dire di aver visto nei bad religion non solo una grande band, degli innovatori geniali nei pezzi che tutt'ora scrivono.

Io vidi in loro degli esseri umani esemplari, dei cittadini di un mondo che in vano provavano a cercare di rendere un posto migliore.
Ecco il tipo di esempio che ho seguito fermamente. E se prima la loro per me era "solo" un etica a livello comportamentale, oggi il loro vastissimo mondo si riconcilia nelle migliori tradizioni di questo blog e della mia rinnovata maniera di vedere le cose.

Qui ho sempre dato spazio al dialogo, alle nuove idee. Ho sempre cercato un confronto aperto, ho sempre cercato di avere un' apertura mentale in queste pagine, e benché io abbia le mie idee sono pronto ad essere criticato se in maniera costruttiva.

Ed è questa predisposizione a cercare di migliorare le cose tutti insieme piuttosto che ognuno per i fatti suoi che io ho imparato dalla loro musica.

È a tutto questo che oggi, mentre mi scaricavo questo loro "30" dalla loro home page che ho pensato.
Ho ripensato a quando tutto questo è cominciato e me ne sono innamorato, ho pensato a come tutto avrebbe potuto essere stato senza di loro.

Ho riflettuto all'etica che nei loro pensieri e nelle loro idee a suo tempo ho saputo e voluto vedere. Grazie a loro ho sognato un mondo migliore, per cui vale le pena di combattere e nella cui tragedia di tutti i giorni vale ancora la pena di credere che tutto può migliorare.

Buon compleanno Greg, Brett, Jay,Greg, Brian, Brooks, e a tutti gli altri che hanno suonato con voi e per noi. Grazie di esistere!

martedì 11 maggio 2010

chi ben comincia...

Sono stato via per un po', me ne scuso. So che chi mi è vicino sa che ho avuto degli ottimi motivi per non esserci .

Tuttavia, mentre seguivo la mia famiglia alla quale ho dovuto dedicare tutto il mio tempo....da distante ho seguito i primi passi del nuovo presidente della regione Veneto, Luca Zaia.

Ebbene fin dal primo momento mi sono scoperto abbastanza soddisfatto. Soddisfatto nel vedere che, dopo anni di autentica ignoranza da parte dei suoi più arditi esponenti, la lega sta passando secondo me un periodo storico nel quale ha deciso un po' di ripulirsi.

Basta battute sui negri, sui froci. Basta con le roccambolesche provocazioni da parte dei leader (S?) di questo a tratti ridicolo ed insopportabile movimento.
So che sono offensivo. Ed allora? vorrei che un leghista con un po' di sale in zucca mi desse torto. Motivandomi però il perchè secondo lui ho torto.
Perchè quando vedo queste cose non penso di poter aver torto.

Comunque, appena Zaia ha vinto, in me si è accesa una speranza. ho visto un altra lega, una persona abbastanza equilibrata, ma soprattutto una faccia nuova.
Questo mi ha dato speranza. Una faccia nuova.

Ma la speranza è duarata forse troppo poco. Purtroppo.
Scoppiata la polemica sulla pillola del giorno dopo, passando per un paventabile ritorno dell' Italia al nucleare per udire in sottofondo il suddetto presidente parlarmi dei nostri padri costituenti che erano federalisti fin dall'inizio piuttosto che intavolare discorsi utili alla collettività come la benedizione del Mc Italy ho capito:
Quel timido fazzoletto verde che spunta dal taschino è la punta di un iceberg molto più grande.
é una sfumatura su un concetto radicato nella gente, ora più artefatto, meglio confezionato di un tempo in cui la gente badava meno al packaging.

Ecco cosa è Luca Zaia. Un prodotto di marketing preparato ad arte per farci scorgere la parte più politicamente corretta della Lega.
Io non spaccio quest come una verità. Come ho detto all' inizio ero fiducioso.
E spero di sbagliarmi ancora. Certo....se è vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio...

sabato 27 marzo 2010

Lettera aperta al ministro Brunetta

Gentile Ministro, a qualche ora dalla sua nomina o sconfitta in merito alla carica di ministro di Venezia le scrivo. Per motivi di privacy occulterò volutamente la mia identità, ma se mai lei mi risponderà sarò ben lieto di fare la sua conoscenza di persona, e magari di confrontarmi con lei per altre domande, nel caso me ne saranno venute in mente per allora.

Perchè una ettera aperta? Ne ho letta qualcun'altra indirizzata a lei nella rete, ed ho deciso di provarci anche io, che scrivo da qualche mese in questo blog.
Una lettera aperta di solito alza dubbi e perplessità, non come altre sempre indirizzate a lei che ho letto. Ed io, come cittadino coscenzioso e padre di famiglia quale sono ho pensato, dopo aver letto nella rete il suo programma che fosse necessario un confronto proprio li, nella rete, il posto dove secondo me si può veramente provare a scommettere sul futuro per la nostra ripresa economica, ma ancora prima il posto dove, grazie a dio, ci si può confrontare direttamente senza intermediari...

Quindi, se lei come dice nel suo programma, avrà a cuore l'ampliamento della banda larga nella sua città e comeci dice, crede nelle nuove tecnologie, spero vorrà accogliere la mia lettera come uno spunto di discussione per spiegare ai suoi concittadini cosa avverrà dopo, se lei sarà eletto, ma oltre a questo, come lei potrà immaginarsi, ci sono alcune domande che io e penso qualche altro migliaio di Veneziani ci siamo posti durane il periodo della sua candidatura.

Bene.
Andiamo con le domande
1-Ministro, non le pare segno di incuranza per li tenere il suo attuale lavoro e oltre a quello di possibile futuro sindaco di Venezia. Mi stupisce che con una città dai bisogni così particolari lei non colga il bisogno particolare di una sua costante presenza....
Non pensa forse che sia giusto dedicare tutto il suo tempo ad una mansione così necessaria di un uomo sul campo?

2-Com'è possibile che Lei, proprio lei Ministro, che giusto "ieri" ha dichiarato guerra aperta ai fannulloni ed agli assenteisti (sulla cui questione vorrei che mi spiegasse come mai i suoi risultati sono stati ampiamente smentiti e contestati) "oggi" si trova al posto delle streghe che fino a ieri per professione, bruciava al rogo?

3-Si metta nei panni di un cittadino Veneziano: e la prego, risponda con sincerità; non le pare che, premessi i due punti precedenti, una persona non dovrebbe dare il suo voto a lei, nemmeno nel caso in cui il suo predecessore fosse stato un inetto totale (ho detto fosse)

Ho un ultma domanda Signor Ministro, e riguarderà il dopo, se di dopo si potrà parlare.
4- I lavori del Mo.Se. ;è al corrente che ci sono delle alternative concrete sui lavori che stanno bruciando denaro dei contriburenti e continueranno a farlo nelle generazioni future?
Mi rendo conto che quel progetto sia una storia senza fine...certo che se siamo in tempo a risparmiare qualche soldo...beh..veda lei!!!

Bene, direi che ci ho messo meno di quello che pensavo!
Onestamente non so se mai avrò una risposta a questa bloggata. Spero non si sia offeso, magari nel sentirsi rispondere alle solite domande, ma volevo sentire proprio lei!
So che sentirsi criticare non è mai bello...ma considerando che non sono stato poi così feroce Pensi a questa lettera come ad una comunione di idee ed un confronto pacifico.

La ringrazio e la saluto.

venerdì 12 marzo 2010

Dubbi e Incongruenze

Seguite il mio ragionamento.
In questi giorni stiamo assistendo ad un calo di autorità da parte della magistratura, che in risposta ai suoi attacchi al nostro premier si vede ritornare uno tsunami che fa crollare mostruosamente la credibilità di questa istituzione.

Poi quasi per caso, guardando una delle reti mediaste a caso noto come Il premier stesso faccia notare che nessun governo ha fatto processare ed incarcerare tanti mafiosi quanto il suo.
Ora, a prescindere dal fatto che ci si potrebbe soffermare sul paradosso inerente al fatto che mai fino ad oggi nel suo passato governo a lotta alla mafia era stata così dura, guarda caso proprio mentre siamo nell'epicentro delle sue accuse inerenti ai suoi rapporti con la mafia, La mia domanda è un'altra; Ma se il premier ed il suo governo hanno fatto terra bruciata attorno a se con i magistrati e le cosiddette toghe rosse, Chi ha effettuato tutti i processi? e gli arresti?
Le direzioni che a questo punto la postata può prendere varie direzioni.
Ma qualunque sia la piega di questo ragionamento ci si trova comunque ad un vicolo cieco alla fine.

-La prima cosa che mi viene a mente è che sia di per se paradossale che le toghe rosse aiutino berlusconi nel suo progetto anticriminale.
Che questa sia una momentanea tregua di convenienza da parte del Pdl? perché se così non fosse, si dovrebbe teorizzare una corruzione tale da restare impietriti. e personalmente nn credo sia plausibile, oltretutto in virtù del fatto che troppo grande è la bufera dei magistrati conto Berlusoni stesso.
Ne tautomero mi risulta semplice credere alla tregua del centro destra. sarebbe forse troppo svantaggiosi per il pertito mescolarsi con i magistrati farebbe trapelare troppe notizie compromettenti e forse sarebbe una zappata sui piedi più che altro….
-Se provo a pensare a cosa si potrebbe obiettare di fronte a questo paradosso potrei pormi nel' ottica che, difendendo la posizione del centro destra, ad effetture i fermi e gli arresti sono i corpi istituzionali comandati dal premier, quindi le polizie, l'esercito tramite il ministero della difesa… tagliando fuori il lavoro delle toghe.

Ma io personalmente non ce lo do Silvio in brief di missione con un corpo di scelto mentre impartisce le istruzioni dando ordini del tipo: "ok tu soldato entri dalla porta secondaria dopo che la retroguardia sfonda la finestra con un fumogeno…" magari vestito in mimetica nera con la crema in faccia come un navy seal.
No. non è plausible. Berlusconi ha diretto lo sviluppo del nuovo logo magic Italy, ma anche questo no. come pretendete che faccia anche questo? Proprio lui, che è convinto che con l'amore arriveranno tutte le risposte…

Chiedo scusa se sono stato offensivo…Ma per un attimo il quadretto di lui navi seal mi ha davvero divertito. Scusatemi.

per cui chi si frappone fra il ministro Maroni governato direttamente dal premier e il carabiniere che va ad ammanettare il mafioso di turno?
Beh, si presuppone un organo di magistratura. E ricadiamo nel precedente paradosso.

é veramente strano, non vi pare?

mercoledì 10 marzo 2010

il nanoscritto (strane coincidenze)

Circola da qualche settimana in rete questo scritto di Elsa Morante.
Lo riproduciamo per chi se lo fosse perso:

"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perchè il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare."

Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a B. Mussolini...

martedì 9 marzo 2010

-La Verità in mezzo.

Continua a crescere la mia preoccupazione più il tempo passa…
Più cerco di essere realista nelle valutazioni di quello che succede, più so che più di qualcuno mi definirebbe pessimista, disfattista.

Mi rendo conto che sto vivendo in un paese che ride fuori e dentro piange talmente tanto da non avere più lacrime per poterselo permettere…e al tempo stesso non mi posso permettere di essere realista, perché essere realista è disfattista, è terrorismo sociale, è comunista.

Ed anche non avendo nulla contro i comunisti (vi basta leggere due o tre postate prima di questo per capirlo) Provo rabbia. Perché chi mi dice di ridere ha bisogno di vedermi così;

Io non posso essere un libero pensatore.Devo stare o da una parte o dal' altra.
Cazzo, almeno ci fossi davvero da una parte o dal' altra.
Almeno punterei il dito sugli altri nel chiacchiericcio da bar che si vede ormai su facebook.
E invece no. E sapete perché? Perché la gente ha paura e teme ciò che non capisce. e quando non sa da che parte sei, ti deve etichettare. Per avere la certezza di averti inquadrato. Di averti catalogato nei suoi riferimenti.

Èd è proprio li la soluzione; nei riferimenti. nel bisogno di tranquillità che deriva dal fatto che sapendo che io sono così chi mi ha inquadrato dovrà comportarsi in una certa maniera, Avere delle regole in base alla quale collocarmi in maniera primordiale come minaccia o come amico.

La gente ha bisogno delle regole. Per sapere quando e quanto ha sbagliato.
Ormai il concetto di buonsenso è sotterrato immagino. Riesumare questa parola farà pensare a chi leggerà queste righe "Ma e questo da dove viene fuori? Da un libro di filastrocche?"
Fa ridere anche me parlare di buonsenso. Oggi, di fronte all'appropriazione indebita dei nostri soldi da parte della classe politica, La parola buonsenso assume una levatura sacra, eterea e troppo staccata in uno stato dove mai come in questi giorni ci si è staccati dalla realtà…

Ma penso che infondo non è vero che del maiale non si butta via niente…e se alle volte il buonsenso non appartiene veramente a nessuno altre si potrebbe avere buon senso anche quando si delinque.

-Chi è senza peccato scagli la prima pietra

La madre di un caro amico mi ricorda puntualmente che la perfezione è stata crocefissa 2000 anni fa.
Nessuno in fondo è perfetto. i più pretenziosi tendono alla perfezione, ma nessuno ci arriva alla fine.
L'onesta è la stessa cosa. Il concetto di onestà non è interpretabile; l'onesta integra nel suo nome i concetti di coerenza, pulizia, trasparenza ed integrità.

Il punto è che, depennando a priori l'intera classe politica, Chi si può definire onesto fino in fondo? Chi, nell'arco di una vita, per volontà o per errore, riesce a non dimostrarsi mai mai mai mai disonesto?
Non credo che, a parte l'individuo di cui sopra, qualcuno riesca a definirsi onesto.
Ed allora, non si riesce a delinquere con un po' di buon senso? Se proprio non ci si riesce, è possibile trovare la giusta via di mezzo?

L'altro giorno su facebook parlavo con un amico dalle idee un po' troppo fanatiche ed offensive. Nel vario chiacchiericcio ad un certo punto mi fa: "chiunque nella condizione di un politico delinquerebbe. Oggi la telefonata, domani il passaggio in macchina, dopo domani il banchetto per 700 persone. Chiunque lo farebbe"

È quello che mi fa incazzare, è troppo comodo scusare la gente e capire se oggi gli invitati sono 700 e domani 1500.
E sapete cosa penso? che ormai si stia puntanto verso una seconda mani pulite, fino a che tizio ammetterà di aver mangiato e poi fuggirà via nel suo atollo tropicale. Ed il fatto è che chiunque ha deciso di mangiarci su avrebbe vissuto egregiamente mangiandoci meno della metà. ed invece è ancora li, a tagliarsi una fetta sempre più piccola e striminzita,Sorridendoci e promettendoci che con l'amore arriveranno tutte le risposte.Sorridiamo, perché piangendo nn rsolveremo niente.
Ed allora via, Alla disfatta con amore! (continuo a dire che non sono comunista)

p.s.Auguri Giulio.

giovedì 18 febbraio 2010

Dal 2003




é davvero incredibile. Vi assicuro che incappo in questi video senza volerlo...Il fatto è che alle volte non dovrei guardarli... dovrei tirare dritto e basta... Non credo che ci siano scusanti di fronte ad una situazione del genere...ne' credo che mi dilungherò in commento per evitare di passare per offensivo...poichè, dopo tutto ho rispetto, e ricordo a tutti che questo posto è aperto al dialogo per tutti.
TUTTI.

martedì 16 febbraio 2010

Ballate dalla rivoluzione

Traggo liberamente da questo Civicrazia

“I giovani padroni del web: così cambiano le democrazie”, titola Massimo Gaggi in nona pagina sul Corriere della Sera.
Al Forum di Davos, in Svizzera, ne discutono i grandi della Rete. Il ruolo di Internet sul banco degli imputati: qui “Tutti possono intervenire su tutto, la trasparenza è totale”. Ma allora “le reti sociali renderanno l’uomo più onesto?”, chiedono da YouTube.
Rispondono da Twitter per bocca di Evan Williams: “Non parlerei di onestà, ma di responsabilità: la trasparenza obbligherà tutti, aziende e individui, a comportarsi meglio”.

Non tutti sono così ottimisti. Tim Berners-Lee, l’inventore del WWW ammonisce: “Attenti a non mischiare le cose preziose create grazie alle nuove tecnologie con la tanta immondizia che c’è in giro”. Le reti sociali possono ridisegnare le scelte collettive, ma occorre “lavorarci molto”. Non è un caso e fa riflettere il fatto che proprio le maggiori aziende informatiche “sono le società più segrete che ci siano”, spiega Colony di Forrester.

Ecco perché è nata la Civicratic Web Action: i Cittadini che dialogano costruttivamente costituiscono un esempio di libertà, anche sul web.
________________________________________
Indubbie le mie riflessioni su queste righe.
Giusto ieri inviavo due righe simboliche di ringraziamento a Wired.it
Li ringraziavo per credere in un futuro in cui il nostro governo non vuole credere. Li ringraziavo per raccontare di grandi persone che cambiano il mondo con la rete, li ringraziavo per denunciare una classe politica decrepita che non sa dire la parola internet, e semmai ne è spaventata, terorizzata, soffocata al punto che, vista la sua incontrollabilità decide di provare a spegnerla.
E provateci voi, dico io a spegnere 400.000 italiani che in due giorni si coalizzano contro Berlusconi. Altro che 48, altro che rivoluzione industriale.
QUESTA È LA RIVOLUZIONE DIGITALE. Nessuno la femerà mai. Più mi rendo conto che sto vivendo questo periodo storico, più mi esalta il pensare che è inevitabile che chi di internet vuole vedere il marcio non ha altro che da girare il dito nella piaga. Ma è tutto troppo grande per essere controllato da chi teme una critica perchè incapace di ammettere un errore ogni tanto.

E, se come dice Riccardo Luna, se il Presidente per primo non da' l'esempio mettendosi in gioco, chi lo farà fra i politici?
Sapete cosa penso? che fin troppa gente si è scocciata di questo; Si contano a centiania i blog come questo, o contrari a questo.
C'è chi vende bambini in rete, o chi ti vende i punti della patente.
Ma la cosa veramente grande è che, più si avanaza, più il tempo passa, più la gente sta capendo come IL GIOCATTOLO FUNZIONA.
Solo i pigri, i rassegnati, quelli a cui va bene tutto purchè le regole ci tutelino stanno ancora davanti alla TV.
Dinosauri.
Chi legge o leggerà queste righe è cambiato.
Ha cambiato maniera di informarsi. Il tuo standard è cambiato; ora vuoi di più, perchè ti è stata data una finestra in più, e quando qualcuno dalla tv i dirà che te la vuole togliere allora forse capirai che qualcosa non va, che non hai più la scelta, ed è proprio li, nella finestra che cercheranno di toglierti che non sarai più solo.
Dalla scrittrice albanese Elvira Dones riceviamo questa lettera aperta al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle "belle ragazze albanesi". Durante il recente incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania. Poi ha aggiunto: "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".

"Egregio Signor Presidente del Consiglio,

le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."

Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate. A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.

Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel
puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.

Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare, sogna il miracolo. E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.

In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.

* Elvira Dones, scrittrice-giornalista
.
Nata a Durazzo nel 1960, si è laureata in Lettere albanesi e inglesi all?Università di Tirana. Emigrata dal suo Paese prima della caduta del Muro di Berlino, dal 1988 al 2004 ha vissuto e lavorato in Svizzera. Attualmente risiede negli Stati Uniti, dove alla narrativa alterna il lavoro di giornalista e sceneggiatrice.

venerdì 29 gennaio 2010

Cartoline dal futuro (puntata1)

"Anche oggi, in relazione alla nuova proposta inerente al genoismo il popolo Italiano è stato chiamato a votare.

Mai avrei pensato che il termine genoismo sarebbe entrato nel parlato comune dell'umanità.

Credo di averlo sentito in qualche film a metà del 1990, e ripenso a quante volte scrittori di fantascienza, registi particolarmente lungimiranti o designer creativi ci abbiano suggerito il futuro con le loro opere. Forse è anche per quello che il futuro arriva, perché alla gente ha voglia di cambiare. Eccomi quindi di fronte al mio Head plug unico, pronto ad indossarlo per entrare nella rete. Tramite esso potrò esprimere il mio voto.

Giusto il tempo di inserire il mio identificativo personale, incrociarlo all'esame della mia retina, e potrò accedere al programma di voto governativo, ai più noto come PVG, per esprimere un voto che verrà crittografato con un nuovo esame della retina dopo che avrò espresso la mia preferenza.


Se ripenso a quanti soldi sono stati buttati via gli anni precedenti. Se penso a quante polemiche politiche sui presunti voti scartati e/o Comprati.


Oggi nessuno a parte me potrà sapere cosa ho votato, ed è fantastico, se si ripensa alle enormi polemiche sui voti che, fino al 2015 in sicilia erano controllati dalla mafia.

Oggi, nel 2050 questo non può succedere.

Il voto è unico. e solo io so cosa avrò votato. La mia preferenza verrà travasata dalla mia corteccia cerebrale direttamente sul'elaboratore centrale.

Noto con piacere come le generazioni vicine alla mia siano riuscite a restare al passo con i tempi.

Chi avrebbe immaginato tutto questo? Chi avrebbe pensato che votare sarebbe diventato facile come avere dei dati veritieri anche subito dopo aver espresso il proprio voto, e non statistiche fasulle avute di ora in ora dai politici sui media di seconda generazione…


Sorrido . perché, e sarete liberi di non credermi, io tutto questo lo avevo già visto. L'unico rimpianto? avrei dovuto scriverlo e lasciarlo da qualche parte nella rete, magari brevettare l' idea prima che qualcuno ci pensasse prima di me, e diventare milionario prima che qualcuno mi rubasse l' idea del voto unico."


Non credo che queste righe abbiano il tiro di un William Gibson, ma il mio scopo non era di lasciare a bocca aperta con termini come cyberdeck, parola ancora troppo avanti negli anni per un presente 2010.

Ma ho scritto la prima puntata di questa simpatica rubbrica mentre, l'altra sera, ripensavo a mio figlio...e alla sua strabiliante capacità di rapportarsi alla tecnologia a 2 anni e mezzo.


Non fraintedetemi....non voglio decantarne le lodi, ma se a qualcuno i concetti di politica, internet ed informazione veritiera sembrano ancora così incomprensibili e lontani, rifletto su quanto questo mondo stia cambiando in questi giorni.

Colossi informatici tentano continuamente di facilitarci la vita proponendoci nuovi giocattoli come l'iphone, o un qualsiasi GPS.


Non so voi, ma di fronte al mio iphone resto stupito, perchè ieri non c'era....e vederne oggi i prodigi mi lascia a bocca aperta, stupendomi continuamente.

E' lo stupore che ci frega; fa scattare quel fattore emozionale che ci fa desiderare l'oggetto è un cerchi senza fine che ci fa chiedere sempre di più, e se qualcuno sa ascoltarci domani avremo quello che abbiamo chiesto. Ristupendoci. Ridomandando fino al gorno dopo.


Bene. Negli anni questo alza gli standard qualitativi, e la gente che produce, trova la nuova direzione per stupire.


In tutto questo mio figlio, e le sue generazioni stanno cavalcando l'onda per cui tutto quello che sta stupendo me ed i miei coetanei per lui è normale.

Per lui è normale l'iphone, per lui è normale parlare via webcam con i suoi nonni, per lui è normale accendere una xbox, o suonare su wiimusic. Ecco in cosa lui parte un gradino sopra a me, ed ecco perchè in fondo penso che, per quanto poco avveveristiche e benscritte le righe che fanno da cappello a questa postata siano, si possa prenderle n considerazione pensando che non manca poi molto ad arrivarci:)

mercoledì 20 gennaio 2010

Notizie dalla rete sulla tav

"Caro Beppe,
ti scriviamo dalla Valle di Susa, dove alle tre di notte del giorno 19 gennaio 2010 millecinquecento poliziotti hanno preso militarmente a Susa, un'area privata all'interno di uno svincolo autostradale per installare una delle famose trivelle che dovrebbero verificare i terreni per la linea TAV. I nostri vecchi in Valle dicono che di notte si muovono solo i ladri e malfattori; quelli che vogliono il TAV evidentemente seguono gli stessi criteri. Domenica il partito bipartisan del TAV, destra, sinistra, costruttori e appaltatori vari si ritroverà a Torino, al Lingotto, per la famosa marcia SI TAV che da anni Chiamparino invoca. Vabbè, marcia; alla fine si chiuderanno nel loro fortino, entreranno su invito, e saranno i soliti noti della politica e qualche amico. La solita famiglia ristretta di affaristi accompagnati da molte persone che non sono evidentemente informate sui danni del TAV. Tutti noi che da anni seguiamo l'argomento sentiamo l'obbligo morale di diffondere l'informazione tecnica, economica ed ambientale su questo specifico argomento. Ti invitiamo in Valle e ti chiediamo un aiuto per diffondere le informazioni che seguono sul famigerato progetto della Torino Lyon, informazioni che naturalmente i giornali non danno.
Gli approfondimenti sono tutti reperibili sui siti internet. Ti ringrazio a nome di tutta la redazione di Ambientevalsusa e del Movimento No Tav."
Claudio Giorno
Micro magia(BIDIBIBODIBI BU…;)

Che bello. Oggi Il fatto di Travaglio recitava a caratteri cubitali che è passata la legge sul processo breve… mentre scrivo queste righe sono impossibilitato ad accedere ad internet, ma prima di pubblicare sul blog le stesse cercherò qualcosa su youtube…(il link sopra è stato aggiunto in seguito)

Sempre che youtube esista ancora fra due ore, quando dopo cena accenderò il computer.

Comunque è molto bello quello che sta succedendo, e non credo che Travaglio, anzi(e ci tengo a precisarlo) il giornale su cui scrive dia così gratuitamente notizie di questo calibro, visto che per primi loro non avrebbero nessun tornaconto nel farlo.


E se da un lato, come dicevo la scorsa bloggata, i pezzi del puzzle continuano ad incastrarsi facendo scorgere un immagine sempre più incredibile e distaccata da una realtà ragionevole, dall’altro vorrei sapere cosa pensa chi Durante lo scorso governo sputava con rabbia sul governo per aver permesso l’indulto, cosa su cui nemmeno io sono mai stato d’accordo…certo….a quanto pare il disegno di legge c’era molto prima di Prodi, quindi se vogliamo la colpa è di Prodi fino ad un certo punto…..(e con questo faccio tutt’altro che assolverlo credetemi)
MA ORA? Come si è giunti a questo? Vi prego, ci sia un berlusconiano che mi risponde.

Ci si rende conto? Se prima un pluriomicida condannato ed in carcere veniva scacerato (con almeno la possibilità di essere reincarcerato se ammazzava di nuovo) ORA NON ENTRA NEMMENO IN CARCERE! RESTA FUORI, IN ATTESA CHE, COME PER MAGIA, IL SUO PROCESSO CADA IN PRESCRIZIONE! 

Prima di cominciare a chiedermi quanto questo possa essere utile a chi ci governa (e non mi sto basando su nessun giornalista che mi suggerisce a canovaccio dal suo blog queste idee) Siamo sicuri che questa sia una soluzione anche lntanamente considerabile?

Ci rendiamo conto che alcuni dei processi come quelli a mediaset, cadranno in prescrizione automaticamente poichè durano già più dei 6 anni previsti da questa legge prima che il processo in questione cada automaticmente in prescrizione?

Ed i grandi processi a Callisto Tanzi i casi Cirio e Parmalat? tutta la gente che ha perso i risparmi di una vita? e le parti lese, che ci sarà per loro?

Non so se qualcuno avrà mai voglia di intavolare un dialogo con me su queste cose per mostrarmi il rovescio della medaglia.

Sono abbastanza disgustato e pentito di aver iniziato questo blog. Era meglio se continuavo a farmi gli affari miei, perchè più vado avanti, e più quel rovescio della medaglia non riesco a vederlo. e se ci fosse, qualcuno me lo mostri!

giovedì 14 gennaio 2010

La minaccia minore

Avrei voluto scrivere sulla questione di Rosarno parlando del Ministro Maroni e delle sue pretese nel voler far riavere i lavori più umili agli italiani (ma siamo proprio sicuri che gli italiani abbiano voglia di riprendere a raccogliere i pomodori, o a lavorare nelle cucine come lavapiatti?), ma mi riserbo la cartuccia per una futura postata….



Intanto celebro il primo sostenitore al mio blog, salutandolo assieme a quei tre mentecatti dei miei colleghi che in ufficio di tanto in tanto postano commenti, e nel tentativo di capire ancora chi sono ritorno con la memoria ad oggi al ritorno dalla mia pausa pranzo, quando sul blog di Beppe Grillo leggevo che l’attuale governo sta cercando di porre delle contromisure sulle pubblicazioni filmate tese al divieto di pubblicazione delle stesse.


In pratica, se ci saranno leggi in tal senso, sarà possibile impedire ad ognuno di noi di pubblicare un qualsiasi video che sia protetto da coyright, quindi battuta di film, quindi video musicale, quindi notiziario televisivo, e quindi informazione.



Ciò non mi stupisce in realtà.

In poco più di due mesi che questo blog è aperto mi sono ritrovato a parlare di Maroni e l’inasprimento dei controlli su facebook, di Gioachino Genchi e del sequestro del suo archivio di intercettazioni, ed oggi del Governo di Mediaset e di questa possibile censura preventiva dei contenuti filmati nella rete.



Ho come l’impressione che mano a mano che i tasselli si incastrano con precisione matematica nei loro posti il quadro che ne viene fuori sia sempre più chiaro, e se fino ad’ oggi ho dato il beneficio del dubbio, ora, come uno che abita la rete e che fino a ieri ci costruiva le strade sorrido.

Forse un po’deluso.


Ma sorrido. E sorrido perché le cose stanno cambiando. E come sempre chi semina vento raccoglie tempesta.
Specie qui. Ora. Non si può imbrigliare la gente, ed anche se i filmati venissero impediti, Dovranno tagliare le mani alla gente, che allora al posto delle dita userà i programmi di audioscrittura per aprirsi un blog.



Sono contento, perché chi sta cercando di pararsi le spalle (e sia chiaro, non parlo solo di Berlusconi) ha paura della rete. Qui la gente discute, qui la gente si coalizza, e voglio ripeterlo per l’ennesima volta, QUI RISIEDE LA DEMOCRAZIA, dal basso, dalle persone che cercano di informarsi ed informare in maniera onesta e veritiera, non come su quel monopolio chiamato televisione.

La rete è la svolta. Lo dico con speranza e senza paura, fiero di cavalcare questa continua ondata di progresso!