sabato 10 febbraio 2018

Cari genitori, cari maestri

Tuo figlio quest'anno sta per finire la quinta elementare.

Quello che, rispetto al passato sta cambiando, è che i genitori si stanno trovando a dover scegliere per i propri figli la scuola con e senza zaino.

Quello che succede puntualmente quando vivi in un paese chiamato Italia è che quando nel mondo ci si trova di fronte ad un cambiamento della società grande o piccolo che sia, noi dello stivale arriviamo puntualmente in ritardo.

Ora, tralasci sul cosa sia questa scuola senza zaino. La rete fornisce svariati spunti per informarsi ed ognuno è libero di specchiarsi in questo enorme mare per capire quanto questo argomento possa essere una valida alternativa al futuro dei propri figli. Non sei qui per avvalorare un'idea. Sei qui per cercare di raccontare, negli intenti per cui hai aperto questo blog molto tempo fa, il valore di un cambiamento.

Cambiare fa paura a quasi tutti. La routine ci fa stare bene. Ma secondo te il ristagnare in vecchie convinzioni è sempre meno una linea guida nelle nostre vite oggi, e lo sarà sempre meno. Tutto sta cambiando sempre più velocemente. E, nemmeno a dirlo La semplice maniera di informarci o di istruirci, mentre scrivi  sta cambiando in maniere che forse a noi adulti arriveranno fra qualche tempo.

Noi, gli adulti di oggi non possiamo capire nemmeno lontanamente cosa riservi il futuro ai nostri figli. Perchè non c'è un riferimento stabile e modelli educazionali che ormai tengano.

Noi possiamo solo tentare di capire cosa stia succedendo, e l'avvento di tecnologia, unito all'abbattimento delle istituzioni a cui i nostri padri si rifacevano sono ormai anacronismi.

E nel dubbio, nella paura di affrontare il nuovo pensando ancora che sia sconosciuto, cerchiamo nel nostro passato le risposte che, a suo tempo, i nostri genitori e i loro prima di loro utilizzavoano come capisaldi per educare.

Quello che pensi tu è che oggi, ma anche nell'immediato ieri e domani, questo non funzioni più.
Guardi i genitori degli amici di tuo figlio chiedere a maestri, professori, psicologi cosa sia questa scuola senza zaino. La paura ed il dubbio inculcati da punti di vista dettati il più delle volte da ruoli appartenenti ad un passato basato su altri concetti riportano il piano di discussione su quegli stessi modelli di cui parlavi poco fa, poichè chi pensa di sapere il più delle volte non capisce, non avendo gli strumenti per capire. Ed allora la domanda è: come orientarsi? dove informarsi?

La responsabilità diventa pesante ed onerosa. La scelta funzionerà? Mio figlio ne trarrà un giovamento?

Lo hai già detto. Il mondo dei nostri figli non potrai mai capirlo. Nemmeno tu, che ragioni in prospettiva e tenti di vedere il nuovo dove tutti vedono buio. Ma sai di sicuro una cosa. Tuo figlio non è te. e Tu, genitore, hai il dovere assoluto di tentare di capire il mondo in cui vive.

E quel mondo, fatto di app, di blogs, di crowfounding e di infrastrutture on line è il mondo che mentre scrivi queste righe, sta ancora cambiando.

Arrivare prima di tuo figlio su quello che lui farà è un dono concesso a pochi. Quasi nessuno lo sa, solo chi ci è dentro e con un po' di lungimiranza vede l'evoluzione un secondo prima può tirare ad indovinare come le future generazioni si informeranno, i loro intrattenimenti, i risvolti a livello generazionale.

E parte di questo cambiamento è appunto, la maniera con cui le istituzioni tenteranno di formare gli uomini di domani. Il punto focale secondo te non è la scuola di oggi. Il punto sono i lavori di domani, IL MONDO DI DOMANI. Cosa succederà quando i nostri figli dovranno lavorare?
Come sarà cambiata l'economia nel frattempo?

Queste sono le domande che dovremmo porci. Non l'effettiva incidenza del portarsi a scola meno libri ed un tablet, o che la maestra non dovrà avere un ruolo autoritario di fornte alle file di banchi ma autorevole portando conoscenza e condividendo con i ragazzi. Quelle sono uno specchietto per le allodole delle NOSTRE PAURE. E NOI NON SIAMO I NOSTRI FIGLI.

Loro hanno diritto ad un futuro migliore del nostro, e non possiamo permeterci di farli trovare impreparati ad un mondo che la sta sempre di più pensando in nome dell'evoluzione.

E poco conta se il futuro qui, oggi, è ancora imperfetto. Lo scotto da pagare sarà forse il vederli andare ad una scuola senza saino in versione Beta? probabilmente. Le strutture scolastiche non sono pronte alle classi organizzate a gruppi? Poco male. Volere è potere fino ad un certo punto. e se oggi ci sono dei limiti per investire su questo futuro, è anche in nome del fatto che siamo pochi a crederci, perchè ancora una volta, le nostre paure, il nostro retaggio, i nostri valori o ancor peggio i nostri limiti non ci fanno vedere al di la' del nostro naso.