giovedì 14 gennaio 2010

La minaccia minore

Avrei voluto scrivere sulla questione di Rosarno parlando del Ministro Maroni e delle sue pretese nel voler far riavere i lavori più umili agli italiani (ma siamo proprio sicuri che gli italiani abbiano voglia di riprendere a raccogliere i pomodori, o a lavorare nelle cucine come lavapiatti?), ma mi riserbo la cartuccia per una futura postata….



Intanto celebro il primo sostenitore al mio blog, salutandolo assieme a quei tre mentecatti dei miei colleghi che in ufficio di tanto in tanto postano commenti, e nel tentativo di capire ancora chi sono ritorno con la memoria ad oggi al ritorno dalla mia pausa pranzo, quando sul blog di Beppe Grillo leggevo che l’attuale governo sta cercando di porre delle contromisure sulle pubblicazioni filmate tese al divieto di pubblicazione delle stesse.


In pratica, se ci saranno leggi in tal senso, sarà possibile impedire ad ognuno di noi di pubblicare un qualsiasi video che sia protetto da coyright, quindi battuta di film, quindi video musicale, quindi notiziario televisivo, e quindi informazione.



Ciò non mi stupisce in realtà.

In poco più di due mesi che questo blog è aperto mi sono ritrovato a parlare di Maroni e l’inasprimento dei controlli su facebook, di Gioachino Genchi e del sequestro del suo archivio di intercettazioni, ed oggi del Governo di Mediaset e di questa possibile censura preventiva dei contenuti filmati nella rete.



Ho come l’impressione che mano a mano che i tasselli si incastrano con precisione matematica nei loro posti il quadro che ne viene fuori sia sempre più chiaro, e se fino ad’ oggi ho dato il beneficio del dubbio, ora, come uno che abita la rete e che fino a ieri ci costruiva le strade sorrido.

Forse un po’deluso.


Ma sorrido. E sorrido perché le cose stanno cambiando. E come sempre chi semina vento raccoglie tempesta.
Specie qui. Ora. Non si può imbrigliare la gente, ed anche se i filmati venissero impediti, Dovranno tagliare le mani alla gente, che allora al posto delle dita userà i programmi di audioscrittura per aprirsi un blog.



Sono contento, perché chi sta cercando di pararsi le spalle (e sia chiaro, non parlo solo di Berlusconi) ha paura della rete. Qui la gente discute, qui la gente si coalizza, e voglio ripeterlo per l’ennesima volta, QUI RISIEDE LA DEMOCRAZIA, dal basso, dalle persone che cercano di informarsi ed informare in maniera onesta e veritiera, non come su quel monopolio chiamato televisione.

La rete è la svolta. Lo dico con speranza e senza paura, fiero di cavalcare questa continua ondata di progresso!

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