martedì 16 febbraio 2010

Ballate dalla rivoluzione

Traggo liberamente da questo Civicrazia

“I giovani padroni del web: così cambiano le democrazie”, titola Massimo Gaggi in nona pagina sul Corriere della Sera.
Al Forum di Davos, in Svizzera, ne discutono i grandi della Rete. Il ruolo di Internet sul banco degli imputati: qui “Tutti possono intervenire su tutto, la trasparenza è totale”. Ma allora “le reti sociali renderanno l’uomo più onesto?”, chiedono da YouTube.
Rispondono da Twitter per bocca di Evan Williams: “Non parlerei di onestà, ma di responsabilità: la trasparenza obbligherà tutti, aziende e individui, a comportarsi meglio”.

Non tutti sono così ottimisti. Tim Berners-Lee, l’inventore del WWW ammonisce: “Attenti a non mischiare le cose preziose create grazie alle nuove tecnologie con la tanta immondizia che c’è in giro”. Le reti sociali possono ridisegnare le scelte collettive, ma occorre “lavorarci molto”. Non è un caso e fa riflettere il fatto che proprio le maggiori aziende informatiche “sono le società più segrete che ci siano”, spiega Colony di Forrester.

Ecco perché è nata la Civicratic Web Action: i Cittadini che dialogano costruttivamente costituiscono un esempio di libertà, anche sul web.
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Indubbie le mie riflessioni su queste righe.
Giusto ieri inviavo due righe simboliche di ringraziamento a Wired.it
Li ringraziavo per credere in un futuro in cui il nostro governo non vuole credere. Li ringraziavo per raccontare di grandi persone che cambiano il mondo con la rete, li ringraziavo per denunciare una classe politica decrepita che non sa dire la parola internet, e semmai ne è spaventata, terorizzata, soffocata al punto che, vista la sua incontrollabilità decide di provare a spegnerla.
E provateci voi, dico io a spegnere 400.000 italiani che in due giorni si coalizzano contro Berlusconi. Altro che 48, altro che rivoluzione industriale.
QUESTA È LA RIVOLUZIONE DIGITALE. Nessuno la femerà mai. Più mi rendo conto che sto vivendo questo periodo storico, più mi esalta il pensare che è inevitabile che chi di internet vuole vedere il marcio non ha altro che da girare il dito nella piaga. Ma è tutto troppo grande per essere controllato da chi teme una critica perchè incapace di ammettere un errore ogni tanto.

E, se come dice Riccardo Luna, se il Presidente per primo non da' l'esempio mettendosi in gioco, chi lo farà fra i politici?
Sapete cosa penso? che fin troppa gente si è scocciata di questo; Si contano a centiania i blog come questo, o contrari a questo.
C'è chi vende bambini in rete, o chi ti vende i punti della patente.
Ma la cosa veramente grande è che, più si avanaza, più il tempo passa, più la gente sta capendo come IL GIOCATTOLO FUNZIONA.
Solo i pigri, i rassegnati, quelli a cui va bene tutto purchè le regole ci tutelino stanno ancora davanti alla TV.
Dinosauri.
Chi legge o leggerà queste righe è cambiato.
Ha cambiato maniera di informarsi. Il tuo standard è cambiato; ora vuoi di più, perchè ti è stata data una finestra in più, e quando qualcuno dalla tv i dirà che te la vuole togliere allora forse capirai che qualcosa non va, che non hai più la scelta, ed è proprio li, nella finestra che cercheranno di toglierti che non sarai più solo.

2 commenti:

  1. Ho fiducia nei nostri figli, ho fiducia che torni la partecipazione, ho fiducia che addirittura possa sparire il festival di sanremo ;)

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  2. Hai perfettamente Cesc1! infatti guarda quanto questa maggioranza cerchi di continuo di mettere il bavaglio ad internet e all'informazione in generale. siamo come la Cina, o peggio. E ogni sera dobbiamo sorbirci programmi come Porta a Porta in cui ogni volta che si parla di internet c'è Vespa che dice che la rete è il maggiore dei mali... pazzesco...

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