martedì 4 gennaio 2011

Il peso del mondo

Quello in cui stanno crescendo le generazioni internettizzate (quelle nate quando internet già c'era) è indubbiamente un periodo di transizione. So di non dire nulla di nuovo in realtà, e quanto appena detto mi rende tanto felice quanto preoccupato.

Felice perchè solo al pensare come internet si evolverà in TUTTI i campi renderà indubbiamente la vita migliore a mio figlio, ai nostri figli.
Immagino un futuro più prospero dove dove dalla vita di tutti i giorni ai problemi più complessi inerenti al perpetrarsi della vita umana tutto sarà più semplice.

Dove il lavoro non si dovrà più trovare, ma ognuno saprà crearselo, dove la qualità di ogni bene o servizio sarà reale per un inversione della comunicazione pubblicitaria, che partirà da cosa la gente pensi di questo o di quel prodotto, alla formula per curare una malattia o alla effettiva verdicità di una notizia.

Vedo un futuro di speranza, perchè dove oggi internet resta ancora un incognita per molti che non sanno cos'è o che non ne hanno accesso, un giorno quello che c'è dietro a questa grande privazione cadrà.

La mia preoccupazione invece, deriva dal fatto che come già detto questo periodo rappresenta una transizione storica che però non è ancora passata, e la responsabilità di questo passaggio è nelle nostre mani.

Benchè ormai le maniere di navigare si stiano sempre di più diversificando (basti pensare alla navigazione mobile, ai dispositivi altrenativi, ai sistemi di app ed ai sistemi operativi "chiusi") se da un lato queste nuove maniere di vedere la rete siano un'evoluzione della rete stessa, dall' altro sono un tentativo di avvicinare le generazioni che restano tagliate fuori, fornendo loro sistemi sempre più facili ed intuitivi per chi di computer o di rete non ci capisce nulla.
Con somma gioia vedo le generazioni avvicinarsi, i giovani tendere una mano ai vecchi senza necessariamente curarsi dei commenti di questi ultimi...
Cosa c'è di preoccupante allora?

C'è che, come addetto del settore, vedo sfide sempre più grandi nell'abbattimento di questa barriera, che infondo è veramente cosa di poco conto se paragonata alle generazioni ancoraa venire, ma che comunque getta le fondamenta per un solido ponte che traghetterà le nostre vite nel futuro.

Chi in questo settore ha fatto scuola ci insegna di saper stupire chi naviga la rete con i nostri prodotti prevedendo le necessità dei fruitori finali, e il sapere di poter cavalcare l'onda con idee sempre fresche e soprattutto che funzionano è, a fronte delle scoperte che continuamente si susseguono, un'obiettivo che se raggiunto oggi per chi di computer ci capisce poco e niente, un domani renderà la vita decisaente più facile a chi è nato con la pappa pronta. E se riusciremo a scaricarci dalle spalle il peso di questo mondo che ci rende le cose già molto difficili, immaginiamoci una strada già spianata per chi, domani, oltre ad ascoltarci, saprà anche spiegarci cosa staremo dicendo :)

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